A Scuola con lo chef - CREMA PASTICCERA - Maestro Massimo Zoli
La Crema Pasticcera è sicuramente una
regina in pasticceria. Con essa si producono la maggior parte delle farciture
per mignon, torte, brioches, e viene
usata in forma pura o alleggerita. La
Crema pasticcera è anche una base e diventa prodotto insostituibile.
Naturalmente, sono essenziali sia la freschezza della stessa sia l’uso delle
materie prime che devono essere di ottima qualità.
Nella
preparazione di una crema si verifica, a carico delle proteine, un coagulo che
forma una specie di rete nelle cui maglie vengono trattenuti tutti i principi
nutritivi. Questa coagulazione è favorita, inoltre, dalla presenza dell’amido
contenuto nella farina che per il calore si trasforma in salda.
Le creme
risultano soffici per la presenza dello zucchero che diminuisce la rapidità
della coagulazione proteica: quanto più zucchero si aggiunge minore è la
coagulazione.
Quindi,
si potrebbe mettere tanto zucchero da ritardare la coagulazione, ma sarebbe
immangiabile.
Ecco
alcune temperature che comportano un inizio di viscosità degli amidi:
- amido
mais 72-84°C
- farina
di frumento 83-94°C
- amido
di riso 76- 92°C
La
crema all’aspetto visivo e gustativo dovrebbe avere le seguenti caratteristiche:
superficie liscia, aspetto lucido, colore giallo uovo tenue, struttura interna
uniforme, cremosa, liscia, esente da sineresi, sapore leggero di vaniglia,
niente resistenza al palato, non farinosa.
Gli ingredienti
principali che la compongono sono:
LATTE - si usa
principalmente intero e di alta qualità ma si può usare anche latte in polvere
ZUCCHERO - oltre a dolcificare ha un’azione conservante. Quindi, per litro
latte si può variare da 250 a 500 g e di solito si miscela con l’amido prima di
miscelare i tuorli oppure si mescola con i tuorli e poi si aggiunge all’amido.
Questa operazione va eseguita velocemente.
TUORLO - la
sua coagulazione è intorno 62-65 gradi cosa da tenere in considerazione per la
cottura del prodotto. Infatti più tuorli ci saranno nella ricetta meno si dovrà
cuocere per evitare lo sgradevole odore di uovo cotto dovuto alla parte
zolferina. La quantità di tuorli per litro di latte può variare da 160 a 500 g.
Logicamente, aumentando i tuorli si
dovrà diminuire l’amido (il tuorlo fa rapprendere la crema). Inoltre,
i tuorli hanno anche un effetto conservante per la crema per via del loro
contenuto di lecitina che avvolge le particelle di grasso evitandone
l’ossidazione.
UOVA INTERE - si possono utilizzare ma non sono molto indicate per una crema di
qualità, il loro apporto di acqua è notevole quindi minano la conservabilità
della stessa.
FARINA DI FRUMENTO - si utilizza da sola o con amidi per
addensare
AMIDO DI MAIS E AMIDO DI RISO - si usano da sole o con la farina per
addensare. La loro differenza è solo la minore cottura.
PANNA - una
parte di latte si può sostituire con la panna poiché: il suo apporto di grasso
e la minore quantità di acqua conferiranno
al prodotto maggior gusto e conservabilità. La quantità ideale sarebbe 300 g di
panna e 700 g di latte.
BURRO - mettendo il burro migliorano cremosità, gusto e conservabilità. Conservandola in
frigo a 4 gradi il burro si rapprende e tende a perdere meno i liquidi (sineresi).
VANIGLIA - i baccelli di vaniglia devono essere gonfi,
morbidi, con buccia sottile in modo da ricavarne il massimo numero di semi. I
semi vanno inseriti in zucchero, tuorli
e amidi, mentre il baccello va aggiunto al latte, 1 baccello per 1 l di latte.
Ora parliamo di errori e di ricette.
·
Crema
bruciata: succede a volte se si fa a fuoco diretto con fiamma troppo o a causa
di un’ azione manuale insufficiente o,
ancora, da un tegame inadatto.
·
Sensazione
di farinosità al palato: ciò accade per insufficiente cottura della crema e
utilizzo della sola farina
·
Perdita
di consistenza o formazione di liquido chiamata sineresi: non si è cotta
abbastanza la crema e quindi gli amidi non hanno il tempo di agglutinarsi
oppure la cottura si è protratta a lungo e la capacità legante degli amidi si è
distrutta
·
Formazione
di grumi: avviene quando, aggiungendo
separatamente gli amidi o la farina, la miscela non si sbatte energicamente con
la frusta; avviene anche quando la crema cotta viene tenuta scoperta durante il
raffreddamento senza essere mossa formando, così, una crosta
·
Bucce
di agrumi: anche le bucce di agrumi, a scopo aromatico, per il rimescolamento
continuo influiscono sulla morbidezza della crema perché si spezza la rete
proteica
·
Puntini
gialli: avviene quando lo zucchero viene lasciato a contatto con tuorli senza
essere mescolato. I cristalli dello zucchero assorbono la poca acqua dei tuorli
provocando un assorbimento che tende a
plastificare le proteine rendendole insolubili
RICETTE VARIE:
1.
1000 g latte, 300 g zucchero,
250 g tuorli, 80 g farina 160 W, 1 bacca di vaniglia
2.
1000 g latte, 300 g zucchero,
250 g tuorli, 80 g amido di mais, 1 bacca vaniglia
3.
1000 g latte, 300 g zucchero,
250 g tuorli ,80 g amido di riso, 1 bacca di vaniglia
4.
1000 g latte, 300 g zucchero,
250 g tuorli, 40 g amido di mais, 40 g amido di riso, 1 bacca di vaniglia
5.
1000 g latte, 450 g zucchero,
500 g tuorli, 25 g amido di mais, 25 g amido di riso, 1 bacca di vaniglia
6.
1000 g latte, 300 g zucchero,
350 g tuorli, 130 g farina, 1 bacca di vaniglia, 1 goccia di olio essenziale
limone a fine cottura
7.
700 g latte, 300 g panna, 400
g zucchero, 400 g torli, 25g farina, 25 g amido di mais, 1 bacca di vaniglia
8.
Variante al cioccolato: 900 g
latte, 100 g panna, 200 g zucchero, 40 amido di mais, 50 g cacao amaro extra,
250 g tuorli, 150 g cioccolato fondente bitter, 100 g burro (cioccolato e burro vanno aggiunti dopo la cottura e va
fatta raffreddare velocemente)
9.
Variante alla frutta: 1000 g
succo di frutta, 270 g zucchero, 130 g farina
10.
Crema di soia: 800 g
latte di soia, 200 g panna di soia, 300 g zucchero d’uva, 70 g amido di riso,
70 g amido di mais, 1 bacca di vaniglia
Gusto
pistacchio, nocciola, caffè,…: per ogni kg di crema si aggiungono 80-100 g di
paste pure (100%) di pistacchio o di nocciola o del gusto che si preferisce e
bisogna inserirle quando la crema si raffredda fino a 38°C.
Riepilogo per il procedimento e
per le cotture
Per preparare
a crema pasticcera si può procedere in due modi:
·
Mettere
a sobbollire il latte con la bacca di vaniglia vuota (quando fuma è pronto);
miscelare lo zucchero con i semi della vaniglia e l’amido (o farina) ; unire il
tutto ai tuorli e mescolare bene; spostare il latte dal fuoco e versare dentro
il composto rimescolando bene; riportare sul fuoco fino a cottura raggiunta
continuando a mescolare.
·
Mettere
a sobbollire il latte con la bacca di vaniglia vuota (quando fuma è pronto);
miscelare lo zucchero con i semi della vaniglia e i tuorli; unire la farina (o
amidi) farina; spostare il latte dal fuoco e versare dentro il composto
rimescolando bene; riportare sul fuoco fino a cottura raggiunta continuando a
mescolare.
Cuocere
le creme secondo la tabella in base agli addensanti scelti:
con
amido mais 72-84°C
con
farina di frumento 83-94°C
con
amido di riso 76-92°C
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